“Facciamo così: andiamo a trovare una suora missionaria in India, conosciamo un mondo di bisogni diverso dal nostro.”
Era l’anno 2000 e Don Enzo Capitani proponeva a operatori e volontari del Ceis di Grosseto una forma diversa ed estrema di formazione: l’immersione in una realtà completamente diversa da quella di Grosseto, dal problema delle dipendenze, dalla fragilità delle famiglie.
Aveva conosciuto Suor Mariangela a Grosseto, quando, negli anni ’80, dirigeva il convento di Suor Elisabetta dando accoglienza a bambini in difficoltà. Suor Mariangela da allora aveva deciso di andare in India, nello Stato del Kerala per fondare una missione, partendo da un piccolo villaggio, Madaplathuruth.
Il primo gruppo di volontari nel mese di novembre del 2000 partì per quel luogo, per incontrare famiglie e bambini che il convento di Madaplathuruth assisteva.
Le loro testimonianze e i bisogni raccolti fecero scattare i primi progetti di solidarietà; adozioni a distanza, interventi sanitari, costruzione di case in muratura al posto delle fatiscenti capanne.
Anno dopo anno i gruppi di volontari tornavano in Kerala per andare a visitare le famiglie e riportare una testimonianza diretta alle famiglie che da Grosseto, da Firenze, da Roma, avevano deciso di adottare a distanza e offrire un contributo per rendere meno difficile la vita di quei bambini.
Nell’anno 2007 Don Enzo e i volontari decisero di fondare una associazione che si occupasse del sostegno alle missioni, associazione che ha compiuto i primi 10 anni di vita animata da 15 soci.
Nel 2008 fu la volta di una nuova missione da seguire, quella di Suor Silvia in Kenya, nel piccolo villaggio di Ithanga; Suor Silvia, una suora di Grosseto, operava in quel villaggio e chiedeva sostegno per alcuni progetti, in particolare per il supporto alle donne sieropositive e ai loro figli.
Dal 2008, anno della prima visita dei volontari in Kenya, i progetti dell’Altra Città Nel Mondo hanno riguardato le due aree geografiche, con progetti stabili di sostegno (adozioni a distanza, aiuto a persone con disabilità, alle donne sieropositive e ai bambini) e progetti speciali in risposta a esigenze indicate dalle missioni.