Da dieci anni l’associazione Le Querce di Mamre Onlus opera nei contesti di disagio sociale e indigenza economica con l’intento di favorire la promozione della persona ed il sostegno nei processi di crescita e inclusione. Come di consueto, anche per il 2015, pubblichiamo il rapporto annuale relativo ai servizi istituzionali erogati dall’associazione.
Accoglienza notturna
Nel corso del 2015 il centro di accoglienza notturna presso la chiesa di S.G.B. Cottolengo ha dato ospitalità a 32 persone di cui 30 uomini e 2 donne, in maggioranza italiani (18). Le persone straniere accolte provengono dalla Romania (3), dal Marocco (3), Pakistan (3), Polonia (2), Tunisia (2), Slovacchia (1). In media ognuno degli ospiti ha pernottato nella struttura per 31 giorni. In generale, la struttura è stata utilizzata per il 70,83 delle sue potenzialità per un totale di poco più di 1000 notti trascorse dagli ospiti.
Distribuzione pasti
Nel 2015 sono state organizzate durante i fine settimana ed in occasione dei giorni festivi 110 cene di cui 60 presso i locali della Caritas, 38 nel salone della parrocchia del Cottolengo e 12 nel salone parrocchiale della chiesa di San Giuseppe. Complessivamente sono stati serviti 5270 pasti. Le presenze maschili sono state 4704 e 662 quelle femminili per una presenza media di 48 ospiti a servizio.
Ascolto e accompagnamento
Dal 1 gennaio al 31 dicembre 2015 sono state accolte e ascoltate durante l’attività di sportello presso la sede associativa 93 persone: 38 uomini e 55 donne; 64 italiani e 29 di origine straniera. Il numero degli accessi allo sportello risulta essere superiore in quanto una parte delle 93 persone si è rivolta più di una volta ai volontari nel corso dell’anno (si va da un minimo di 1 accesso ad un massimo di 7). Complessivamente sono stati distribuiti 244 pacchi viveri. Per quanto riguarda il servizio di ascolto presso la Casa Circondariale di Grosseto, sono stati accolti e ascoltati 29 detenuti (23 italiani e 6 stranieri) per un totale di 43 incontri. Oltre al sostegno morale e materiale (abiti e sigarette in primo luogo), sono state presentate richieste specifiche come quella di poter contattare i propri familiari, svolgere attività di volontariato, nonché quella di esser accolto nel centro di accoglienza notturna gestito dall’associazione al momento dell’uscita dalla struttura penitenziaria. Infine, è stata data continuità alla specifica azione di accompagnamento verso l’autonomia socio-lavorativa nei confronti di due adulti di sesso maschile residenti in città attraverso colloqui individuali periodici e accompagnamento ai servizi territoriali.
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