Un saluto a don Mario Picchi
Martedì 1° giugno sono stati celebrati a Roma i funerali di don Mario Picchi, fondatore del Ceis di Roma, il primo dei tanti Centri Italiani di Solidarietà che dagli anni 70 a oggi hanno arricchito la vita sociale e culturale del nostro Paese. Per coloro che hanno contribuito, seguendo la sua fondamentale lezione, a realizzare l’esperienza del Ceis di Grosseto e degli altri Ceis italiani, si tratta certamente di una perdita significativa. Don Picchi, che aveva presieduto Federazione Italiana delle Comunità Terapeutiche fino al 1994, ha lasciato un segno indelebile nella vita degli operatori, dei volontari e dei tanti uomini e donne che hanno cercato – spesso con successo – di liberarsi dalla schiavitù della tossicodipendenza. A don Picchi dobbiamo, noi italiani, la nascita di comunità terapeutiche “aperte”, capaci cioè di proteggere i loro ospiti per un periodo di tempo limitato e, quindi, di favorirne il cambiamento. Ma sempre per restituirli al loro contesto sociale, che nel frattempo deve anch’esso cambiare, diventare più accogliente a capace di ascolto.
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Difesa contro le arti oscure.
Come gestire i conflitti che nascono con gli utenti del volontariato
Corso di formazione per volontari
Volantino – Parte Frontale 194.52 Kb
Volantino – Retro 183.03 Kb
Descrizione e finalità del corso
Il corso ha l’obiettivo di sviluppare la capacità di mantenere fermezza comunicativa (assertività), saper leggere il conflitto sotto il profilo del bisogno che l’aggressività nasconde e cercare una risposta individuale e organizzativa per migliorare il clima in cui l’attività del volontario si realizza. Il corso si articola in tre moduli: ciascuno di essi sarà introdotto da un caso di studio (alcuni partner contribuiranno con testimonianze dei loro responsabili) che i docenti prenderanno in esame al fine di proporre soluzioni concrete di risposta al disagio espresso mediante una didattica partecipata (lavoro di gruppo, simulazioni, brainstorming, discussioni in plenaria, focus group) volta alla comprensione, all’acquisizione e alla pratica degli strumenti proposti. Al termine del corso, saranno previsti test formativi per rilevare l’efficacia della didattica. Le ricadute positive riguardano diversi aspetti: emotivi e relazionali per i volontari; gestionali ed organizzativi per le associazioni; di benessere per gli utenti dei servizi.
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A cura di Andrea Caldelli
Pensa Multimedia Edizioni
Le politiche sociali e quelle del lavoro sono intimamente e logicamente connesse, da un’unica idea di società della quale il mondo del volontariato si fa interprete, testimone e proponente. Un soggetto pensante, il volontariato, che spinge l’intero sistema a riflettere sulla constatazione che gli interventi assistenziali di risposta al disagio lavorativo dei soggetti svantaggiati costituiscono strategie di breve respiro se non si consolidano nelle pratiche di tutti i soggetti economici di un territorio.
Il volume “” nasce dalle esperienze e dalle riflessioni maturate nell’ambito del progetto omonimo realizzato dall’associazione l’Altra Città nell’anno 2008 con lo scopo di sperimentare modalità di orientamento e accompagnamento al lavoro per le fasce più deboli del mercato del lavoro, a partire dalle persone senza dimora, dagli stranieri, dai detenuti, dalle persone in uscita dalle comunità di recupero per tossicodipendenti.
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