Cose belle dell'anno appena trascorso

Sabato 28 novembre 2015 si è svolta la diciannovesima Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, l’evento di solidarietà più partecipato in Italia. A partire dal 1997, centinaia di migliaia di persone si sono messe a disposizione per aiutare i più poveri, in un gesto di solidarietà che nell’Udienza del 3 ottobre 2015 con Banco Alimentare Papa Francesco ha riassunto con queste parole:
“Condividere ciò che abbiamo  con coloro che non hanno i mezzi per soddisfare un bisogno così primario, ci educa a quella carità  che è un dono traboccante di passione per la vita  dei poveri”.
Banco Alimentare non acquista alimenti, ma utilizza i fondi che riceve per raccogliere cibo e ridistribuirlo alle Strutture Caritative in Italia: quest’anno le donazioni di alimenti ricevute hanno raggiunto le 8.990 tonnellate – che sono andate a integrare quanto il Banco Alimentare recupera quotidianamente combattendo lo spreco di cibo – grazie all’impegno di più di 135mila volontari, diffusi in oltre 11mila supermercati per invitare a donare alimenti a lunga conservazione da ridistribuire a oltre 8mila strutture caritative. Anche i numeri della Toscana sono notevoli: 15mila volontari e 530 punti vendita della grande distribuzione coinvolti.

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L'Altra Città Nel Mondo: esperienze di solidarietà

Anche quest’anno Nicola Cariati, socio volontario de L’Altra Città Nel Mondo è in India; è l’ottava volta, ma ha la stessa carica e lo stesso entusiasmo del suo primo viaggio. Nicola rimarrà per venti giorni nel villaggio di Madapalthuruth, per incontrare le famiglie e i bambini adottati a distanza con i quali lui e gli altri volontari dell’associazione (sono oltre 100 i volontari che si sono recati nel villaggio in quasi 15 anni di attività) hanno costruito negli anni un profondo rapporto di amicizia e sostegno. Capire come si vive in quei luoghi e cosa si può fare è la grande scommessa di molti volontari, decisi ad arricchire la dimensione del viaggio, già di per sé sinonimo di crescita e scoperta, con quella urgente e umanissima dell’aiuto alle persone bisognose. È un viaggio di conoscenza e un viaggio di relazioni, per confrontarsi con la gente del luogo, per vivere dentro la realtà dell’India, e donare il proprio piccolo gesto solidale.
E infatti Nicola, fotografo per passione, è stato inizialmente sedotto dal misticismo che avvolge l’India, per poi essere completamente conquistato dal lato umano: partito senza sapere bene neanche cosa avrebbe fatto ha trovato una famiglia da riabbracciare ogni volta – pensare che nell’arco di tempo tra il 2007 e il 2016 alcuni di questi bambini sono diventati ventenni che studiano, lavorano, vanno all’Università!
Se dovessimo chiedere a Nicola qual è la cosa più bella dell’India, ci risponderebbe i colori, e la gente. La loro filosofia di vita così diversa da quella occidentale, la loro cultura variegata, ascetica. Il villaggio, ci racconta, è fatto di piccoli centri con attività commerciali e palmeti, ci si muove in risciò o a piedi. Le case sono sparse nella foresta, e bisogna superare molti ostacoli e un terreno accidentato per incontrare i bambini, perché il Kerala è una zona molto umida e paludosa.

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Rapporto istituzionale dei servizi erogati – 2015

 Da dieci anni l’associazione Le Querce di Mamre Onlus opera nei contesti di disagio sociale e indigenza economica con l’intento di favorire la promozione della persona ed il sostegno nei processi di crescita e inclusione. Come di consueto, anche per il 2015, pubblichiamo il rapporto annuale relativo ai servizi istituzionali erogati dall’associazione.

Accoglienza notturna

Nel corso del 2015 il centro di accoglienza notturna presso la chiesa di S.G.B. Cottolengo ha dato ospitalità a 32 persone di cui 30 uomini e 2 donne, in maggioranza italiani (18). Le persone straniere accolte provengono dalla Romania (3), dal Marocco (3), Pakistan (3), Polonia (2), Tunisia (2), Slovacchia (1). In media ognuno degli ospiti ha pernottato nella struttura per 31 giorni. In generale, la struttura è stata utilizzata per il 70,83 delle sue potenzialità per un totale di poco più di 1000 notti trascorse dagli ospiti.

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Come uno di famiglia

Ricordate lo splendido film Quasi amici (2012), diretto da Olivier Nakache e Éric Toledano, con le musiche di Ludovico Einaudi? Philippe, miliardario tetraplegico, scarta decine di educatissimi badanti plurireferenziati e si prende in casa un giovane senegalese dai modi spicci e la fedina penale sporca, Driss, sfidando tutti i luoghi comuni e tutte le differenze culturali e sociali che li dividono. Driss viene dalla banlieu, è pericoloso ma anche vitale, estroverso: ed è l’unico che riuscirà a far vivere davvero Philippe, semplicemente trattandolo come una persona “normale”, spogliata sia dei suoi miliardi che della sua onnipresente malattia.
Per Philippe vivere è rischiare, per Driss vivere è fare quello che vuoi fare senza guardare troppo in faccia alla convenzioni: uno strano cocktail di personalità, di sostrati, di retaggi culturali, che produrrà, fortuitamente, una forte, umanissima amicizia.
La vita non è un film, d’accordo, ma vivere un’esperienza interculturale e di arricchimento reciproco è possibile, proprio qui, nella quotidianità: attraverso “Come uno di famiglia”, il progetto grazie al quale la Cooperativa Sociale “Solidarietà è Crescita” Onlus, in collaborazione con l’associazione L’Altra Città e la Caritas Diocesana di Grosseto, vorrebbe favorire l’instaurazione di una relazione significativa tra i richiedenti protezione internazionale accolti nelle proprie strutture presenti sul territorio e le persone appartenenti alla comunità locale.
Questa iniziativa nasce da un lato con l’obiettivo di sostenere i percorsi di integrazione linguistica, sociale e culturale dei migranti, dall’altro allo scopo di promuovere la diversità come valore positivo in grado di produrre apertura e comprensione.

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