Dall’inizio dell’anno scolastico e’ attivo nella scuola primaria “G.Tombari” di Via Mazzini il progetto “Scuola e Solidarietà” che si pone l’obiettivo di recuperare generi alimentari non consumati dai bambini durante la mensa e di destinarli ad enti di volontariato in grado di redistribuirli a famiglie bisognose ed a persone indigenti presenti sul territorio cittadino.
Progetto "Scuola e Solidarietà" di Gianluca Giustini
L’iniziativa è nata dall’osservazione di un gruppo di genitori (il progetto è stato poi accolto e recepito dal Comune di Grosseto che ne è divenuto il promotore) che inevitabilmente nella mensa scolastica si produce un “avanzo” non consumato, ma ancora in possesso di tutti i requisiti qualitativi e di sicurezza alimentare propri di un alimento che, in base agli accordi con la ditta ristoratrice, veniva smaltito come rifiuto nei cassonetti per la differenziata. Contemporaneamente entrando a contatto con chi opera nel volontariato è stato facile rilevare che nella nostra città, come nel resto del Paese, si sta assistendo ad un fenomeno in crescita che è la povertà nascosta.
Da queste considerazioni, si è pensato così di vedere l'”avanzo” non più come rifiuto, ma come mezzo di solidarietà. Questa iniziativa presenta infatti una valenza al tempo stesso di educazione civica e di solidarietà sociale. Il primo aspetto è chiaramente intuibile perché l’attuazione del progetto all’interno della scuola primaria porta gradualmente i bambini ad aprirsi agli altri ed a sperimentare la condivisione (inizialmente verso chi e’ più vicino per poi aprirsi a chi è più lontano nel bisogno). I bambini imparano pertanto che tutti possiamo offrire qualcosa, dare e ricevere, una vera e propria educazione alla solidarietà.
L’utilità sociale risulta evidente dai dati: a tre mesi dall’avvio delle attività progettuali, la quantità di alimenti recuperati nei giorni di mensa scolastica ha permesso all’associazione “La Ronda della Carità e della Solidarietà” e al Centro di Ascolto della Parrocchia della S.S. Addolorata (le due organizzazioni che al momento hanno aderito all’iniziativa) di distribuire ogni volta un pasto a circa 20 persone. Se si tiene presente che questo avviene con una sola scuola che ha attivo il servizio mensa soltanto due giorni alla settimana, è facile rendersi conto degli effetti che il progetto potrebbe avere su scala maggiore, se questo potesse estendersi a più istituti e in più giorni della settimana.
Il progetto vede attualmente coinvolti, oltre all’amministrazione comunale, la CAMST, la dirigenza scolastica del IV Circolo Didattico, le insegnanti, il personale scolastico, i genitori (grazie ai quali vengono recuperati gli alimenti e trasportati alle associazioni) ed i volontari delle organizzazioni sopra menzionate (che si occupano di distribuire i pasti ai beneficiari finali).
Un’iniziativa di comunità che si ritiene che possa costituire un’ottima risposta al momento di difficoltà sociale in atto.
Per seguire giorno dopo giorno la sperimentazione è possibile visitare il seguente blog: http://scuolaesolidarieta.blogspot.com
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