L’Altra Città e lo sviluppo di competenze
A CURA DI DON ENZO CAPITANI
La cooperativa sociale Uscita di Sicurezza e la cooperativa sociale Portaperta hanno annunciato la loro fusione. Dopo molti anni di lavoro comune nella forma di Associazione Temporanea di Impresa, è finalmente giunto il momento per dare spazio e corpo ad un progetto che segna un momento di crescita del sistema della cooperazione sociale di servizi socio-educativi.
Le due cooperative hanno una storia simile: condividono idee, parole chiave e approcci nel lavoro sociale, di vicinanza alle persone, di affermazione della dignità del lavoro come elemento di crescita della persone e delle comunità.
Le due cooperative hanno una storia simile: condividono idee, parole chiave e approcci nel lavoro sociale, di vicinanza alle persone, di affermazione della dignità del lavoro come elemento di crescita della persone e delle comunità.
Portaperta nasce all’interno del sistema dell’Altra Città: nasce e si alimenta delle esperienze professionali, della formazione continua, della pratica del volontariato, del lavoro di rete, della partecipazione democratica e condivisa allo sviluppo delle strategie dell’associazione. Raccoglie in eredità il lavoro dell’Aise di sviluppo di idee e servizi educativi: dalle scuole per genitori ai primi esperimenti di ludoteche, colonie, spazi per minori e adolescenti. Dà continuità al lavoro degli operatori del programma terapeutico del Ceis, con operatori che si sono formati nelle esperienze comuni e nei servizi formativi organizzati, anche su indicazione della cooperativa Portaperta, dall’agenzia formativa dell’Altra Città.
Con impegno e continuità Portaperta ha fatto proprio il paradigma dell’empowerment, ossia del rafforzamento delle competenze sociali e della capacità di scelta di ogni persona, proprio del Progetto Uomo di Don Picchi ancora alla base del programma terapeutico del Ceis. E ha accolto le metodologie dell’orientamento narrativo che l’Altra Città, insieme con altre strutture di ricerca e sviluppo come l’associazione Pratika di Arezzo, hanno trasformato da modello teorico a pratica quotidiana.
Da queste esperienze, oggi consolidate e riconosciute da istituzioni pubbliche e da privati cittadini, sono nate nuove esperienze in altri settori, come quello dei servizi agli anziani, che hanno permesso di crescere nella coprogettazione e nelle relazioni di rete con il territorio e le altre imprese sociali.
Portaperta, come gli altri soci dell’Altra Città, ha offerto risorse umane per lo sviluppo di progetti di volontariato degli altri soci; impegno internazionale nelle missioni di Paesi in via di sviluppo come Bolivia, India e Kenya, partecipazione ai progetti di contrasto alle povertà estreme, sostegno alle persone malate.
Questo processo è l’esemplificazione di come l’Altra Città interpreta il suo ruolo e la sua mission: offrire occasioni di crescita per le persone e le organizzazioni, e accogliere da queste idee e energie per costruire insieme innovazione sociale e competenze di comunità. Persone e organizzazioni sono della comunità e alla comunità e al territorio devono tornare capaci di offrire esse stesse un contributo autonomo e originale.
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Con impegno e continuità Portaperta ha fatto proprio il paradigma dell’empowerment, ossia del rafforzamento delle competenze sociali e della capacità di scelta di ogni persona, proprio del Progetto Uomo di Don Picchi ancora alla base del programma terapeutico del Ceis. E ha accolto le metodologie dell’orientamento narrativo che l’Altra Città, insieme con altre strutture di ricerca e sviluppo come l’associazione Pratika di Arezzo, hanno trasformato da modello teorico a pratica quotidiana.
Da queste esperienze, oggi consolidate e riconosciute da istituzioni pubbliche e da privati cittadini, sono nate nuove esperienze in altri settori, come quello dei servizi agli anziani, che hanno permesso di crescere nella coprogettazione e nelle relazioni di rete con il territorio e le altre imprese sociali.
Portaperta, come gli altri soci dell’Altra Città, ha offerto risorse umane per lo sviluppo di progetti di volontariato degli altri soci; impegno internazionale nelle missioni di Paesi in via di sviluppo come Bolivia, India e Kenya, partecipazione ai progetti di contrasto alle povertà estreme, sostegno alle persone malate.
Questo processo è l’esemplificazione di come l’Altra Città interpreta il suo ruolo e la sua mission: offrire occasioni di crescita per le persone e le organizzazioni, e accogliere da queste idee e energie per costruire insieme innovazione sociale e competenze di comunità. Persone e organizzazioni sono della comunità e alla comunità e al territorio devono tornare capaci di offrire esse stesse un contributo autonomo e originale.