IN ASIA a cura di Tiziano Terzani
Edito per TEA edizioni
Ristampa 2003 In Asia rappresenta per l’autore un viaggio lungo una vita, il cui legame emotivo con questo continente si è fortificato anno dopo anno, stazione dopo stazione.
Il “treno” di Terzani ha percorso chilometri su chilometri raccontando culture e situazioni diverse: dal Giappone, alla Cina, dalla Cambogia alle Filippine per giungere fino in India. L’India appunto subcontinente che appare sin da subito a Terzani come un’enorme puzzle dagli infiniti pezzi, che non riescono a trovare una loro logica comune, ma che convivono in una normalità quasi morbosa gli uni accanto agli altri. Un paese in cui novecento milioni di persone vivono nella stessa geografia, ma non nella stessa storia; nello stesso spazio, ma non nello stesso tempo.
L’India conosciuta dall’autore in cui egli approda nel 1990 è un’India violenta e atroce allo stesso tempo, il fantasma di quella Gandhiana illuminata dal principio pacifista della non violenza e dalla democrazia post-coloniale; 44 anni di libertà non hanno fatto che incrementare i mille dubbi e le mille lacrime di questo Paese bellissimo ma dalle molte contraddizioni.
Diventano quasi storie comuni o di cronaca ordinaria la peste di Surat del 1994 che viene vissuta dalla popolazione locale quasi con indifferenza, o l’eterno conflitto per conquistare il Kashmir, un tempo la Venezia d’Asia oggi cumulo di macerie conteso tra Pakistan e India.
Molto interessante il capitolo su Madre Teresa di Calcutta che fa un quadro dettagliato sugli “ultimi” (o considerati tali) in India, ponendo interrogativi importanti sulla situazione indiana posando in un certo senso “ la prima pietra “ su un futuro chiamato volontariato economico.
Da non perdere, infine, l’intervista a Giovanni Alberto Agnelli che vedeva nell’India un futuro sviluppo industriale e non solo.
Uno spaccato su un’India aspra e cruda, ma in fase di lenti seppure impercettibili mutamenti in completa simbiosi con l’autore.

Articolo di Alessandro Villanti

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