Pietro Mondì presidente dell’Associazione Le Querce di Mamre Onlus La nostra associazione nasce nel 2006 per offrire un servizio, un piccolo rifugio notturno, per persona senza fissa dimora. Un’offerta di bassa soglia e solo per brevi periodi, rivolta a coloro che dormivano per strada e che all’epoca in città non aveva risposta, sebbene fosse un fenomeno sociale in rapida crescita. Da quando in città è stato aperto un dormitorio pubblico il nostro piccolo rifugio ha modificato la sua funzione per diventare un punto di integrazione e luogo di partenza per un percorso di autonomia più lungo e impegnativo centrato sulla persona. Oggi è un luogo in cui le persone accolte vivono a contatto con i volontari che li aiutano a creare una rete fatta di lavoro, di impegno sociale, di volontariato, di salute e benessere. Non dormitorio ma accoglienza e inserimento per persone fragili, in particolare per migranti che escono dai centri di accoglienza con un permesso di soggiorno ma che non sanno dove andare e come cominciare a costruire un proprio progetto di vita (Querce di Mamre – scheda sintesi in formato PDF – Scaricabile) Questa offerta di servizio è stata integrata dalla “Casa delle donne” uno spazio protetto dedicato alle donne, uno spazio, anch’esso, che mancava dedicato a percorsi di accompagnamento che durano 6-8 mesi. Negli ultimi anni l’associazione ha aumentato la sua capacità di raccogliere generi alimentari e ridistribuirli; la sistematizzazione delle raccolte alimentari, in particolare della rete dei punti vendita della Coop che donano grandi quantità di carne fresca, ha portato a raccoglierne in un anno oltre 3 tonnellate che sono state utilizzate dalla nostra associazione nelle cene offerte alle persone senza dimora e distribuite, in misura anche maggiore, alle Caritas parrocchiali di San Giuseppe, del Cottolengo, dell’Addolorata, di Santa Lucia e all’associazione Anteas. Alcuni numeri dell’associazione L’accoglienza notturna rappresenta una delle principali attività dell’associazione, che ha ospitato 32 persone nel 2015 e 14 nel 2016, per la maggior parte italiani ma anche stranieri. È importante tener presente che, oltre a offrire accoglienza nel centro notturno, i volontari puntano a lavorare insieme agli ospiti per il raggiungimento di una piena autonomia. Con le stesse finalità Querce di Mamre offre uno sportello di ascolto che nel 2015 ha accolto 93 persone e distribuito oltre 200 pacchi viveri. Per le donne in difficoltà socio-economica è previsto un servizio specifico che permette di dare ospitalità a 5 donne all’anno. Variano tra 70 e 100 le famiglie sostenute ogni anno dall’associazione, la quale beneficia di numerose collaborazioni con enti privati per l’acquisto e la donazione di prodotti alimentari. Oltre all’accoglienza e all’accompagnamento, l’associazione offre un servizio di distribuzione pasti nei weekend e nei giorni festivi, con oltre 5.000 pasti distribuiti ogni anno. Cosa intendiamo fare nel futuro Il nostro primo obiettivo è estendere anche ad altri supermercati la rete attiva con la Coop e creare un unico punto di distribuzione a Grosseto per prodotti freschi a partire dall’esperienza di successo della distribuzione della carne. Con riferimento al centro di accoglienza notturna intendiamo aumentare il nostro coinvolgimento come volontari per stare vicino alle persone ospitate ed essere la loro rete sociale e, in qualche modo familiare, di supporto, soprattutto per offrire una risposta dignitosa a chi esce dai centri di accoglienza per migranti e che è in possesso di un permesso di soggiorno per potersi costruire una speranza di vita. Infine vogliamo proporre per le persone che escono dai nostri centri, sia dal dormitorio che dalla Casa delle donne, progetti di convivenza condivisa: se guadagni poco non ti danno una casa, specialmente se sei straniero; ma noi come associazione possiamo metterli insieme e farci da garanti per l’affitto. Insieme queste persone possono fare un passo in più, avere una casa che da soli non potrebbero permettersi e trovare un lavoro.]]>
2 pensieri su “Pietro Mondì ci racconta Le Querce di Mamre”
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Bravi.Fa bene al cuore sapere.che esistono associazioni come la vostra.
Apprezzo molto l’attività delle Querce di Mamre. Mi piace il progetto espresso da Pietro nell’ultimo capoverso del suo racconto. In effetti l’idea del “farsi garanti per l’affitto”potrebbe essere sviluppata per situazioni di emergenza anche nelle varie Associazioni che popolano il mondo cattolico.