Chiediamo ad Alberto Brugi, presidente del Ceis di Grosseto, qual è il tratto distintivo dell’impegno di questa associazione di volontariato Da 23 anni il Ceis opera a Grosseto, prima a sostegno del programma terapeutico per i tossicodipendenti, poi come incubatore di nuovi progetti che intendevano affrontare le nuove sfide sociali al volontariato. Nel 2000 abbiamo cominciato a sperimentare modalità di realizzazione di progetti di solidarietà internazionale anche per offrire ai nostri volontari possibilità di impegno e di crescita diversi, un’esperienza che ha fatto nascere l’associazione L’Altra Città Nel Mondo. Nel 2004 abbiamo cominciato ad occuparci, insieme all’Arci, dei fenomeni di povertà e vulnerabilità economica e delle risposte possibili per dare forza alle persone e trovare percorsi di sostegno che non fossero solo assistenziali; con il progetto Agenzia di Cittadinanza la sperimentazione ha permesso di creare una nuova associazione dedicata a questo tema, Le Querce di Mamre che oggi si occupa di vulnerabilità sociale Infine il tema dei migranti, nel 2014, dell’accoglienza e dell’inclusione e dell’apertura al volontariato per queste persone. Nel DNA del Ceis c’è il Progetto Uomo, un modo di vedere e concepire il volontariato a fianco delle persone, con la prospettiva di garantire ad esse non solo servizi ma recupero del senso di appartenenza ad una comunità. Ma nel DNA del Ceis c’è anche il desiderio di continuare ad osservare i contesti in cui opera e sperimentare il ruolo che il volontariato può giocare, nell’evoluzione dei tempi, delle priorità e delle caratteristiche dei volontari stessi. La relazione sociale 2015-2016 (File scaricabile in formato PDF) Una delle principali attività del Ceis è quella a sostegno al programma terapeutico e alle persone indigenti; per costoro sono state raccolte e distribuite, grazie al Banco Alimentare, più di 20 tonnellate di generi alimentari che hanno aiutato il sostentamento di oltre 200 utenti. A questo si è aggiunto l’impegno con il Banco Farmaceutico che ha permesso la distribuzione di oltre 130 scatole di medicinali. Oltre a queste tradizionali raccolte, si è aggiunto il progetto “Seconda Vita” grazie al quale sono stati distribuiti anche vestiti, mobili e altro. Un’altra importante attività è quella dedicata a Neet (Not in education, employment or training) e migranti, realizzata grazie a due progetti sperimentali. Il primo ha aiutato oltre 70 giovani Neet a individuare settori di impiego o corsi di studio, mentre con l’altro si è provveduto all’inserimento di giovani migranti in attività sociali e di volontariato. Prossimi impegni A breve sarà realizzato un corso di formazione per i volontari che saranno inseriti in diverse attività. Il Ceis accoglie con entusiasmo nuovi volontari nelle attività di accoglienza e supporto alle persone indigenti, ai migranti e ai ragazzi del programma terapeutico. Il progetto Seconda Vita, per la raccolta di beni materiali (vestiario, mobili e arredi, stoviglie e biancheria) da destinare a persone e famiglie che hanno bisogni specifici, sarà rilanciato nel mese di settembre.]]>