Racchiudere in un libro i pensieri, le voci, le esperienze di chi molto spesso ha difficoltà ad essere ascoltato: sia perché vive in situazioni borderline, sia perché nella maggior parte dei casi non padroneggia a sufficienza una lingua diversa dalla sua. Chi sono queste persone, cui Clelia Pettini, giornalista e autrice, decide di dedicare il libro Anime sospese (Effigi, 2016)?
Parliamo di migranti, una categoria di persone sulla quale ricade molta attenzione ultimamente, proprio perché rappresenta una delle più urgenti problematiche che la nostra epoca si trova a far fronte: concetti come quello di accoglienza, di integrazione, di coesistenza tra culture, e prima ancora di solidarietà – nel senso vero e proprio di aiuto materiale – muovono alla riflessione e alla ricerca di soluzioni un grande numero di persone e di associazioni.
Il fenomeno migratorio che stiamo vivendo è complesso, e destinato a modificare profondamente la nostra idea del mondo: Clelia Pettini raccoglie nel suo libro le voci e le testimonianze di alcuni dei protagonisti di questa storia, raccontando fatti, ricordi, esperienze che ci portano a interrogarci sulle luci e le ombre di un modello di accoglienza che sta ancora sperimentando le proprie possibilità.
«L’idea è far conoscere queste persone, che vivono sul nostro territorio – racconta l’autrice – e ho raccolto le loro esperienze con una serie di interviste, cercando di cogliere anche sensazioni, atteggiamenti, oltre che vissuti. Ho cercato di dare voce alle storie per far parlare, per quanto possibile, i fatti senza troppi pregiudizi».
Si parla anche degli operatori naturalmente, di coloro che sono impiegati nell’accoglienza di migranti e di richiedenti protezione internazionale, e che spesse volte vengono bistrattati proprio a causa della loro vicinanza con il disagio: persone che, ponendosi in posizione speculare e tuttavia di dialogo rispetto ai migranti, vengono cambiate nel profondo dalle situazioni con cui si trovano a contatto.
«Vorrei con questa breve raccolta stimolare una riflessione sull’accoglienza e cercare così di aprire nuove prospettive», confida Clelia Pettini. E noi, che condividiamo e sosteniamo appieno, non possiamo che invitarvi alla presentazione che si terrà giovedì 7 aprile, alle 18.00, nella terrazza del Pickeat in piazza del Sale a Grosseto, in presenza del vescovo Rodolfo e di Fabrizio Boldrini, con la moderazione di Flavio Fusi, giornalista e inviato di Rai Tre. Un evento per conoscere, discutere, comprendere l’esodo dei nuovi migranti e il progetto di cui Anime Sospese si fa portavoce.