Nei giorni scorsi si è riunito per la seconda volta il nucleo di valutazione nell’ambito del progetto “Dare credito alle persone: percorsi di educazione alla gestione del denaro e al fronteggiamento di situazioni di difficoltà socio-economica”. L’intervento progettuale promosso dalla Caritas Diocesana di Grosseto in partenariato con alcuni soggetti del Terzo Settore locale (tra cui il CeIS e l’associazione Le Querce di Mamre Onlus) e realizzato con il sostegno del COeSO-SdS Grosseto, nonché dell’associazione L’Altra Città e la Banca della Maremma Credito Cooperativo di Grosseto, è stato finanziato dalla Regione Toscana con lo scopo di sostenere tramite un prestito massimo di 3.000€ singole persone e nuclei familiari in condizioni di difficoltà economica, temporanea e contingentea fronte di determinate spese necessarie per la salute o legate alla situazione familiare, alloggiativa, scolastica, formativa o lavorativa.
Il nucleo di valutazione ha esaminato complessivamente 302 pratiche così distribuite: 3 pratiche da 1.000€, 5 pratiche da 1.500€, 21 pratiche da 2.000€, 13 pratiche da 2.500€ e 260 pratiche da 3.000€ per una cifra richiesta di € 877.450,00. A conclusione della sessione valutativa, sono state approvate 67 domande per complessivi 139.500€.Tale somma assegnata risulta essere inferiore rispetto a quella richiesta dai beneficiari a seguito del ridimensionamento dell’entità del prestito in alcuni casi da parte del nucleo di valutazione. Dei 67 beneficiari, risultano essere: 43 italiani e 24 di origine straniera, 35 disoccupati e 32 occupati o pensionati. Le principali motivazioni che hanno indotto i beneficiari a presentare domanda per il prestito riguardano le spese connesse all’abitazione e all’acquisto di attrezzature e autoveicoli necessari per lo svolgimento dell’attività lavorativa.
Nel frattempo ha avuto già inizio l’azione di tutoraggio che accompagnerà i beneficiari per l’intero periodo di restituzione del prestito al fine di raggiungere gli obiettivi stabiliti nel progetto personalizzato e sanciti con la sottoscrizione del patto di corresponsabilità.
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